Questa pratica è musicata e guidata dalla voce di Lama Dino Cian Ciub Ghialtzen e, in alcune parti, dalla voce della Maestra Tina Pema De KhieLa. È stata ideata e composta da Lama Dino e trasmessa, per la prima volta al Centro Buddha della Medicina, il 10 Marzo 2016. È stata in seguito resa fruibile al pubblico in formato «cofanetto», contenente un cd-audio per la parte guidata e un libretto, a supporto delle visualizzazioni suggerite e dei mudra da comporre.
«Il puro cristallo che mostra Shambhala» non è un’estensione del Kalachakra Tantra, ma è una pratica meditativa che, nella visione di Lama Dino Cian Ciub Ghialtzen, auspica a connettere il più possibile il mondo interiore del praticante, al puro livello della dimensione di Shambhala.
Ciò che avverrà, nel profondo della connessione, è una realizzazione autentica, unica e preziosa. È suggerito avere a disposizione due cristalli: uno bianco e uno rosa, da tenere tra pollice, indice e medio.
Nella prima parte della meditazione, il cristallo bianco (nella mano destra) e il cristallo rosa (nella mano sinistra), vengono appoggiati in sei luoghi:

  • sul chakra segreto; 
  • sul chakra del capo;
  • sul chakra del terzo occhio;
  • sul chakra della gola;
  • sul chakra del cuore;
  • sul chakra dell’ombelico.

Nella seconda parte della meditazione, la pratica porta a conoscenza il Lignaggio dei Maestri di Shambhala (i venticinque Rigden), sino a sviluppare un intenso e profondo momento interiore di un vissuto nella relazione attiva con i presenti e attivi Bodhisattva di questa terra pura.

Nota di Lama Dino Cian Ciub Ghialtzen


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centro buddha della medicina, lama dino, meditazione, pratica meditativa, Shambhala


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