Fin dai tempi di Ippocrate, considerato il capostipite della scienza medica, è noto che il cibo abbia una relazione fondamentale con la salute. Con il tempo quest'idea è diventata patrimonio comune, ma, cimentandosi quotidianamente nella scelta di che cosa mangiare, spesso ci accorgiamo che non è così facile capire quali sono i cibi che ci «fanno bene». Preferenze a parte, siamo tutti (o quasi) d'accordo che un eccesso di salumi e formaggi sia nocivo e, viceversa, che sia positivo inserire frutta e verdura nella nostra dieta, ma su quale base possiamo decidere in un modo più specifico e davvero adatto a noi?

In realtà non esiste una soluzione unica che valga per tutti: secondo le antiche conoscenze della Medicina tibetana esistono precise indicazioni riguardo la dieta da seguire a seconda delle stagioni, tenendo conto della specifica costituzione della persona (il suo Ran.Scin) e del suo stato di salute.

Ogni cibo ha una sua particolare energia che si esplica in modo sintetico nel suo sapore. Nella Medicina tibetana vengono considerati sei sapori: dolce, amaro, salato, astringente e piccante. Ogni giorno si dovrebbero assumere cibi che apportino tutti e sei i sapori, con una preponderanza dei tre (sapori) specifici per la stagione in corso, ma anche in relazione allo stato di salute della persona, con riferimento alla sua particolare tipologia costituzionale.

Per mantenere e incrementare la propria salute è fondamentale l'attenzione al cibo, ma non basta.

La Medicina tibetana, in quanto trasmessa dal Buddha della Medicina, è fondata sull’aspetto spirituale. Ogni capitolo dei preziosi “Quattro Tantra” (testo fondamentale dello studio della Medicina tibetana) non tratta infatti soltanto gli aspetti basilari di questa scienza, come l’anatomia, la fisiologia e il funzionamento degli organi, ma descrive una sequenza di relazioni specifiche tra l’energia che sostiene un particolare organo e gli aspetti mentali, Karmici, astrologici e profondi dell’essere umano.

Questo fa sì che il modo di vivere preso in esame sia fortemente improntato sulla pratica spirituale, in ogni momento della giornata.

In questo vasto panorama di temi trattati, una grandissima importanza ha il comportamento, che ricopre ben tre capitoli del «Tantra Esegetico».

Cosa significa avere un «corretto comportamento»?

Non si tratta di regole di bon-ton, ma di sagge raccomandazioni, riflessioni e consigli, provenienti da profondi insegnamenti tramandati nei diversi Lignaggi dei Lama tibetani che, per la saggezza contenuta, sono proprio adatti a noi e utili nella vita di tutti i giorni. Tra i vari consigli è previsto un comportamento stagionale che contempla cinque periodi dell’anno e non solo le quattro classiche stagioni che conosciamo: vengono indicate le cure appropriate per accrescere l’equilibrio psicofisico e seguire l’alimentazione corretta per l’organismo.

Lama Dino Cian Ciub Ghialtzen ha studiato per molti anni Medicina e Astrologia tibetana sotto la guida del suo Guru Radice Lama Gangchen Tulku Rinpoche, grande Lama guaritore, e altri medici tibetani e nel weekend dal 13 al 14 aprile, nel corso «Equilibrio e benessere nella Medicina tibetana nel periodo estivo», offrirà a ognuno dei partecipanti la possibilità di conoscere questi aspetti per renderci sempre più consapevoli di come stiamo vivendo nel momento presente e di come possiamo migliorare le nostre giornate incrementando l’armonia interiore e la salute psicofisica.


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