Caratterizzati da colori e Mudra diversi, i cinque Dhyani Buddha rappresentano in essenza le pure qualità mostrate da Esseri Illuminati. La Pratica di Autoguarigione Tantrica NgalSo, nata dalla Perfetta Saggezza di Lama Gangchen Tulku Rinpoche, considera come supporti meditativi a cui ispirarsi le virtù eccellenti dei Dhyani Buddha che noi tutti possiamo ottenere attraverso la trasformazione dei nostri difetti mentali. Sono qualità che già esistono nella nostra mente, ma che non possono manifestarsi nella loro purezza suprema a causa delle nostre visioni erronee.
I Dhyani Buddha sono anche chiamati «Supremi Guaritori» poiché vanno a curare, nel senso più ampio del termine, i cinque aggregati (forma, discriminazione, coscienza, sensazioni, fattori composti, che compongono l'identità psicofisica della persona), supportando quindi anche la trasformazione dei relativi difetti mentali.
Ecco dunque che al chakra del capo, sede dell'aggregato della forma, troviamo Buddha Vairochana, di colore bianco, con il Mudra del Dharmachakra, o «Mudra dell'Ok». Vairochana ha come simbolo la Ruota del Dharma e aiuta a trasformare ignoranza e ottusità, causa di malattie e blocchi interiori, in Saggezza simile allo specchio, dissolvendo le ostruzioni mentali che ci impediscono la percezione della vera natura di vacuità della realtà.
Il rosso Buddha Amitabha risiede al chakra della gola, «luogo» dell'aggregato della discriminazione. È simboleggiato dal Fiore di Loto rosso e compie il «Mudra della Concentrazione». La sua energia trasforma l'attaccamento e il desiderio eccessivo in soddisfazione e in Saggezza discriminante, innalzando la nostra mente al di sopra della confusione e della sofferenza che viviamo abitualmente, a causa del nostro affidarci completamente a situazioni, persone o cose, che non possono realmente offrire un sostegno, né tantomeno liberarci dal senso di vuoto e mancanza profondi che spesso accompagnano la nostra esistenza e che sono causa di problemi fisici e mentali.
Al chakra del cuore, sede dell'aggregato della coscienza, vi è Buddha Akshobya, di colore blu, con il «Mudra della Stabilità». Il suo emblema è il Dorje blu. L'energia che esprime trasforma i difetti mentali della rabbia e dell'odio causati dall'attaccamento al sé in Saggezza del Dharmadhatu, facendoci comprendere e accettare la precarietà dell'universo e di ciò che siamo, pensiamo, proviamo e viviamo, donandoci armonia e stabilità.
Al chakra dell'ombelico, dominato dall'aggregato delle sensazioni, vi è il giallo Buddha Ratnasambhava con il «Mudra della Generosità». Il suo simbolo è il Gioiello. Rappresenta la trasformazione di orgoglio e avarizia, radice dell'eccessivo egoismo che spesso esprimiamo preoccupandoci solo di noi stessi e pochi altri. Questi due difetti possono essere convertiti in Saggezza dell'equanimità, che permette di sperimentare la stretta relazione che ci lega alle altre creature, alla natura, all'universo intero, rendendo evidente il fatto che non solo noi, ma tutti gli esseri, desiderano la felicità e rifuggono la sofferenza. Acquisiamo così la capacità di essere generosi, non solo materialmente, ma anche donando il nostro amore e le nostre qualità migliori.
Rappresentato dal Doppio Dorje, Buddha Amogasiddhi è al chakra segreto, sede dell'aggregato dei fattori composti. È di colore verde e compie il «Mudra di Protezione» Amogasiddhi trasforma le paure che attanagliano la nostra mente, provocando anche malattie e impedendo la realizzazione di ciò che desideriamo, in Saggezza che tutto compie, rendendoci consapevoli di poter dar vita alle nostre aspirazioni e capaci di agire per concretizzarle.
Visualizzare questi Buddha vivere al nostro interno, con i loro bellissimi colori, ornamenti e qualità supreme, aiuta la mente a portarsi a un livello più alto dell'ordinario. Attraverso una reiterazione dell'esperienza meditativa, lo stato di calma e benessere mentale che ne deriva, si espande, prendendo spazio anche in momenti ordinari, diversi dalla meditazione.
Si apre così una possibilità di trasformazione effettiva dei nostri difetti mentali. Il nostro «piccolo» modo di essere, entrando in sintonia con qualcosa che può sentire come molto elevato e molto affine, si apre diventando disponibile a mettere in campo un'energia di trasformazione, potendo così aspirare finalmente a manifestare ciò che in essenza già contiene: le qualità di un Buddha.
Nel mese di Aprile sono stati proposti due incontri dedicati alla Pratica di Autoguarigione Tantrica NgalSo guidati dalla Maestra Tina Pema De KhieLa presso il Centro Buddha della Medicina.