Da un seme di Saggezza nasce un albero di realizzazioni.
- Cosa significa incominciare un cammino spirituale -
All’inizio di un percorso spirituale può risultare difficile vedere dove si vuole arrivare e comprendere appieno quale sia la direzione giusta da seguire e, perciò, un valido aiuto che ci possiamo dare è proprio quello di iniziare a sviluppare una motivazione profonda nel voler far crescere quella sorta di scintilla interiore, di «astuta intelligenza» che, con il tempo, potrà condurci a sviluppare una o più qualità, che neanche sapevamo di avere.Gradualmente scopriamo come il Buddha, il Perfetto Illuminato, attraverso le parole del nostro Maestro spirituale, delinea per bene questo sentiero da percorrere, guidandoci passo per passo.
Tanti sono i Testi Sacri che descrivono il profondo iter ascetico e, in particolare quelli elaborati da Shanti Deva, delineano nello specifico le «Sei Perfezioni della Saggezza» e il «Percorso del Bodhisattva». Le «Sei Perfezioni» (Paramita, in sanscrito) sono: la Generosità, la Moralità, la Pazienza, la Perseveranza, la Stabilità mentale e la Consapevolezza discriminante.Le Paramita sono un insieme di virtù che, se correttamente sviluppate, possono portare chi le pratica ad avanzare nel sentiero: questa evoluzione non è volta soltanto a noi stessi, per migliorare la nostra vita personale, ma soprattutto al bene degli altri e, a livello più elevato, ha il fine di portare tutti gli Esseri senzienti alla liberazione dalla sofferenza. Sviluppare la sensibilità di agire a beneficio degli altri non è certamente tra le cose più semplici da realizzare, ma è comunque possibile ottenerla, sia in un ambito ordinario, sia a un grado più superlativo. La Generosità è la prima Paramita e per iniziare il cammino nel Dharma proprio da questo punto, ognuno di noi dovrebbe innanzitutto chiedersi: «Che cosa si intende per generosità?», «Come posso sviluppare questa qualità, in me?».
I Testi parlano di molti tipi di generosità e fondamentalmente si possono riassumere così:
- Generosità nel donare beni materiali;
- Generosità nel dare amore;
- Generosità nel dare protezione;
- Generosità nel dare insegnamenti (se non si è un Maestro o un Ministro di Culto, sono incluse le parole buone, pure e sincere).
Questa classificazione può aiutarci a comprendere quanto sia estesa e profonda la prima delle «Sei Perfezioni» e quanto «duro lavoro» dobbiamo fare dentro di noi, per ottenere una realizzazione: per compiere un atto di generosità puro è infatti necessario muovere la propria energia del cuore, condividere in maniera incondizionata e con la pura motivazione di non nuocere all’altro, dare ciò di cui quella persona ha davvero bisogno, anche se questo significa «toglierlo» a noi stessi. Siamo davvero capaci di farlo? E se sì, quante volte capita nella nostra giornata?Qualcuno potrebbe pensare che soltanto un Illuminato possa arrivare a un raggiungimento del genere, un «Bodhisattva» per l’appunto, cioè un essere dotato di Perfetta Chiarezza mentale e Pura Determinazione, ma non è così: anche un Praticante alle prime armi può, a poco a poco, dissipare i veli della propria ottusità mentale e aprirsi a un cammino che lo condurrà al completo sviluppo dei suoi pregi che sbocceranno come fiori, di giorno in giorno, profumando la vita di molti esseri.
La Maestra Tina Pema De KhieLa ha iniziato il nuovo ciclo di insegnamenti (che costituiscono la base per l’inizio di un autentico percorso spirituale) mercoledì 9 novembre.
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Se hai piacere di conoscere qualcosa che può esserti utile, puoi richiedere la registrazione dell’insegnamento sulla prima delle Sei Paramita (la Generosità), ponendo un seme di saggezza nella tua vita: di certo, ne nascerà qualcosa di rigoglioso e fruttifero da cui partire!
* Indica nell'oggetto della mail: "Il percorso del Bodhisattva - La Generosità"