Consigli pratici per affrontare correttamente
 il periodo invernale secondo la Medicina Tibetana

Lama Dino Cian Ciub Ghialtzen, che ha studiato e approfondito per molti anni la medicina tibetana con il suo Maestro Radice Lama Gangchen Tulku Rinpoche, un potente Lama guaritore del nostro Lignaggio, ci offre la possibilità di accedere a conoscenze preziose, opportunamente adattate ai nostri tempi e ai nostri modi di vivere, in un corso di insegnamenti nel quale darà indicazioni pratiche, non solo per affrontare al meglio la stagione fredda, ma anche per superare le difficoltà che ognuno di noi si trova a vivere in questo complicato periodo storico e che mettono a dura prova il raggiungimento e il mantenimento di un equilibrio psicofisico.

L’avvicinarsi dell'inverno, la temperatura in calo e la diminuzione delle ore di luce, crea in molte persone disagio e malesseri, che spesso si manifestano in malanni tipici della stagione come il raffreddore, l’influenza o con la sensazione di un abbassamento delle energie. Può dunque spesso succedere, durante i primi giorni di «maltempo autunnale», di percepire intorpidimento, sonno, svogliatezza e, talvolta, sentirsi anche di cattivo umore. La medicina tibetana, un vero e proprio tesoro inestimabile di saggezza antica, un connubio di aspetti pratici e spirituali, dedica, al fine di mantenere e migliorare uno stato ottimale di salute psicofisica, un focus particolare per ogni diverso periodo dell'anno. Oltre alle stagioni che conosciamo, qui, vengono considerati anche i periodi speciali di transizione. Settantadue giorni all’anno, per la tradizione medica tibetana, escono dalla classica caratterizzazione delle quattro stagioni principali: tra l’una e l'altra, sono presi in esame intervalli di tempo della durata di diciotto giorni ciascuno; sono contraddistinti da situazioni e condizioni climatiche a volte anche molto diversi da quelli del periodo entrante ed è importante imparare a riconoscerli. I suggerimenti sulla dieta da seguire, adatta all'energia che caratterizza la stagione specifica, i consigli sulla gestione delle proprie energie seguendo un determinato ritmo di sonno/veglia, le indicazioni sulle corrette modalità di comportamento da adottare (che a volte includono lo svolgere delle pratiche di purificazione) funzionano sia a livello di prevenzione delle malattie, ma anche come cura per qualcosa che si è già manifestato. Seguendo la medicina tibetana, non solo si migliora lo stato attuale della propria condizione, ma allo stesso tempo vengono posti i semi per affrontare le stagioni seguenti in modo da ottenere uno stato di benessere più stabile. Uno degli obiettivi importanti, per questa tradizione, è incrementare la longevità delle persone, affinché queste abbiano maggiori possibilità di elevarsi spiritualmente per liberarsi dalla sofferenza e raggiungere infine lo stato più elevato della mente: l'Illuminazione. Un ulteriore punto fondamentale considerato dalla medicina tibetana è la cura della propria mente: sebbene sia fondamentale mettere in armonia le energie del proprio corpo, non è sufficiente per avere una vita sana e lunga. Per rendere più efficaci prevenzione e cura, il medico, che normalmente è anche un Lama o comunque un praticante di alto livello, può consigliare determinate pratiche spirituali che aiutino il paziente/praticante a far emergere la propria capacità di auto-guarigione, oppure pratiche relazionate ad aspetti astrologici che possano insegnare a proteggersi dalle forti interferenze che si generano nella mente quando accade qualcosa di fisico, per esempio una malattia o le conseguenze di un incidente.
Con l’auspicio che questo tipo di guarigione raggiunga veramente la profondità delle vostre energie vitali, vi invitiamo a seguire e a condividere questi contenuti difficili da trovare.


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